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Le dipendenze

Nel corso del tempo mi sono reso conto della presenza di elementi simili in condizioni apparentemente lontane tanto da potere identificare nella condizione di dipendenza mentale la questione centrale del problema

Non riuscire a smettere, sapere che fa male, sentire che in alcune circostanze è quasi indispensabile, avvertire un irresistibile bisogno, essere consapevoli che senza si starebbe meglio. Sì, ma di che cosa? Non importa che cosa, possiamo diventare schiavi di qualsiasi cosa procuri piacere

Il cibo, la cocaina, la nicotina, il gioco, il sesso, il denaro, la marijuana, l'adrenalina, il potere, il dolore, il dominio, l'alcol, il cellulare, la pornografia, la televisione, i videogiochi, il divano, lo shopping, l'amore, mangiarsi le unghie, svolgere dei rituali, ripetere delle parole. Potrei continuare all'infinito

Questa condizione si esprime in tre principali modi. 1 - Un intenso desiderio, 2 - La perdita della capacità di percepire l'abuso, 3 - Il radicamento delle abitudini. Spiego meglio

1. Nel caso dell'uso di sostanze nasce un bisogno che prima non c'era (ad esempio il bisogno di fumare, di bucarsi, di bere alcolici), per altre condizioni l'oggetto dell'abuso viene idealizzato e quindi desiderato più intensamente intensamente del normale (ad esempio l'amato in una dipendenza affettiva oppure il cibo, il sesso)

2. Si smarrisce la capacità di percepire la sgradevolezza (ad esempio l'odore del fumo) oppure l'eccesso (ad esempio il fastidio dovuto all'introduzione di cibo in eccesso)

3. Il cervello collega le abitudini comportamentali alle situazioni della vita (ad esempio bere perché si è tristi, mangiare perché si è frustrati, fumare perché si esce con gli amici, giocare perché si è stressati)

Una caratteristica di tutte le dipendenze è che la rincorsa ad un piacere intensamente desiderato non corrisponde a una vera soddisfazione, ma alimenta un disagio che amplifica la rincorsa ad una soddisfazione che non arriva mai. Un vortice, un circolo vizioso

La terapia

È evidente come la comprensione razionale di tutto questo sia abbastanza inutile, chi vive una dipendenza infatti è consapevole di questi meccanismi mentali molto più di qualsiasi esperto. Chi vive una dipendenza non perde la ragione

Il terapeuta deve cercare, indipendentemente dalla terapia utilizzata, di liberare dalla dipendenza mentale che tiene imprigionate le persone. Credo che l'obiettivo debba essere la sospensione dei comportamenti dannosi. Con l'ipnosi è possibile cercare di esercitare un condizionamento mentale che favorisca questo

La trance ipnotica è la condizione mentale che permette di comunicare delle suggestioni in grado di influenzare la mente in profondità. Contrastare la dipendenza mentale aiutando a sentirsi liberi di esercitare pienamente la propria volontà

Dr. Christian Panigalli

Ipnotista Psicoterapeuta

Laureato in Psicologia clinica e Specializzato in Psicoterapia Ipnotica all'AMISI di Milano. Utilizzo esclusivamente la Psicoterapia ipnotica e lavoro in questo modo: nel primo incontro svolgo sia il colloquio clinico relativamente alla problematica da affrontare che la seduta ipnotica. Non propongo un percorso prestabilito, il paziente verifica dopo ogni seduta l'efficacia della terapia valutando insieme passo dopo passo come proseguire. Questo rende la terapia più efficace ed evita il rischio di dipendere dal terapeuta

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